Difficoltà nel mondo dell’impresa: chiedere la nomina di un curatore fallimentare
Il curatore fallimentare è un professionista che svolge la funzione di pubblico ufficiale e collabora con la giustizia. Autorizzato dal comitato dei creditori, può essere coadiuvato nello svolgimento delle mansioni da tecnici retribuiti, ma anche dall’imprenditore fallito.
La designazione del curatore nel fallimento
La sentenza di fallimento e la nomina del curatore fallimentare investono quest’ultimo della responsabilità circa l’amministrazione del patrimonio. Tra i compiti del curatore rientrano, infatti, sia l’amministrazione del patrimonio fallimentare che l’esecuzione dei provvedimenti. Nell’amministrare il patrimonio, il curatore che ha avuto la designazione opera per dare soddisfazione alle richieste dei creditori, che comprendono eventuali diritti di prelazione, di riscatto o di risoluzione. Poiché il ruolo esige una preparazione specifica, il professionista che lo esercita è iscritto a un Albo professionale. In alcuni rari casi la legge consente che l’incarico sia conferito a un professionista non iscritto all’Albo.
Possibilità di revoca
I compiti del curatore nella procedura concorsuale del fallimento riguardano anche l’esercizio dell’impresa e l’approntamento del programma inerente la liquidazione. Rientra tra le sue mansioni apporre i sigilli ai beni. Il professionista ha la responsabilità di redigere una particolareggiata relazione sul fallimento avvenuto, in cui spiega le cause che l’hanno provocato e la diligenza impiegata dall’imprenditore fallito. Gli atti del curatore possono trovare opposizione da parte dell’imprenditore che può fare reclamo al giudice: questi emanerà un decreto motivato. Il curatore designato può anche essere revocato dal tribunale, per incapacità o inosservanza, su richiesta del giudice delegato o del comitato.
Il documento che mettiamo a disposizione per richiedere la designazione del curatore fallimentare non presenta difficoltà di compilazione: è un modulo giuridico dedicato a imprese in difficoltà, a imprenditori e a soggetti privati. In caso di qualsiasi tipo di indecisione, però, affidarsi alla professionalità di un legale è sicuramente consigliabile.