Dimettersi per ottenere un miglior impiego
Le dimissioni del lavoratore presso il proprio datore di lavoro sono il primo passo per procedere alla ricerca di un nuovo impiego, ed è bene che questa fase sia seguita con cura per evitare problemi e contestazioni.
Una scelta per la propria carriera
Dimettersi e abbandonare la propria posizione lavorativa è una scelta personale, dettata nella maggior parte dei casi dalla volontà di trovare un migliore impiego, più adatto alle proprie capacità e con superiori possibilità di carriera. Lo strumento necessario è la lettera di dimissioni, che serve per comunicare la propria intenzione al datore di lavoro. La legislazione più recente ha portato alla necessità di convalidare le dimissioni stesse: questo avviene nella Direzione territoriale del lavoro oppure presso il Centro per l’impiego territorialmente competente.
Come dimettersi secondo la legge
Il Codice civile e le ultime riforme stabiliscono quali sono gli elementi indispensabili per dimettersi e le specifiche da inserire nella relativa lettera di dimissioni. È importate ricordare che ogni lavoratore dipendente regolare a tempo indeterminato ha il diritto di presentare le proprie dimissioni volontarie, che hanno decorrenza di solito a partire dal 1° o 16° giorno del mese successivo. La lettera di dimissioni deve essere inviata attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, anche se nella prassi di solito è sufficiente consegnare una versione in duplice copia a mano. Una di queste, controfirmata, verrà restituita al lavoratore dimissionario.
Con la lettera da usare per dimettersi, completa dei dati identificativi del lavoratore, del datore di lavoro e dei particolari relativi al rapporto di lavoro, si può fare in modo che non ci siano problemi nella convalida delle dimissioni, usando un modello adeguato e completo in tutte le sue parti come quello da noi proposto. Nel caso in cui rimangano dei dubbi, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un avvocato per avere i chiarimenti necessari.