Telecamere di sorveglianza ovunque in città: come tutelare la riservatezza dei propri spostamenti?
Tutelare la riservatezza dei soggetti che vengono ripresi dalle telecamere di sorveglianza installate in diversi punti della città è un problema urgente per la nostra società. Infatti, se è vero che questi strumenti possono costituire un valido aiuto per contrastare la criminalità, creano d’altra parte un’eccessiva invasività per la privacy dei cittadini.
Uno strumento utile ma invasivo
Le telecamere di sorveglianza possono essere installate sia dalle forze dell’ordine che dai privati. Nel primo caso, esse vengono posizionate in prossimità di luoghi ritenuti particolarmente sensibili, per agevolare lo svolgimento dei compiti istituzionali delle forze di polizia. La loro installazione, in ogni caso, deve rispondere ad un’esigenza effettiva e proporzionata in ordine alla prevenzione e alla repressione di concreti pericoli. Ciascun privato, inoltre, può installare delle telecamere di sorveglianza, senza il consenso degli interessati, per tutelare e sorvegliare l’accesso ai luoghi di sua proprietà. Anche in questo caso, è necessario informarsi ai principi di liceità, necessarietà e proporzionalità.
Telecamere: come tutelare la riservatezza
Molto spesso le telecamere di sorveglianza vengono utilizzate dalle forze dell’ordine a fini investigativi, nell’ambito di indagini e dell’attività di contrasto al crimine. A tal proposito, va ricordato che, in linea generale, le immagini eventualmente registrate possono essere conservate per un massimo di 24 ore per tutelare la riservatezza dei soggetti ripresi, ma in caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine questo limite può essere superato. Le immagini vengono acquisite dalla polizia e trasmesse ad un apposito Centro di Elaborazione Dati, abilitato al loro trattamento. Poiché le immagini che ritraggono una persona costituiscono un dato personale, è possibile richiedere al CED l’accesso ai propri dati, il loro aggiornamento ed eventualmente la loro cancellazione nel caso in cui la loro detenzione non sia più giustificata da motivi di ordine pubblico.
La tutela della riservatezza è un principio cardine dell’ordinamento italiano e la richiesta al CED per l’aggiornamento e la cancellazione di immagini non più necessarie alle forze dell’ordine è un diritto di ogni cittadino. Per inoltrare tale richiesta è possibile utilizzare il modello da noi predisposto, corredandolo della copia di un documento d’identità. In caso di dubbi, è opportuno chiedere il parere di un legale.