Raccogliere tutte le prove prima di sporgere un reclamo per un disservizio

Un utente insoddisfatto può sporgere reclamo per il disservizio di cui è vittima e utilizzare il documento allegato. Deve, però, documentare quanto afferma raccogliendo le prove prima di inviare il reclamo. Una volta raccolta la documentazione che testimonia quanto afferma la allegherà al documento: il tutto sarà inviato alla Società che dovrà gestire il problema segnalato.

Come segnalare un disservizio

Se si teme di essere soggetti ad un disservizio e si intende muovere una contestazione alla società fornitrice del servizio, si può inviare una comunicazione per tentare di risolvere il problema con un semplice reclamo. Il passo successivo sarà rivolgersi alla Autorità Garante, ma l’utilizzo del nostro documento può evitare azioni legali. In ogni caso, prima di sporgere reclamo per il disservizio è necessario raccogliere le prove sia per quanto riguarda le bollette dell’energia o del gas che registrano consumi errati sia per eventuali malfunzionamenti o ritardi. Ci si può avvalere di questo documento anche per inoltrare la comunicazione ai servizi di telecomunicazioni: la pratica inerente al reclamo sarà più veloce.

Sporgere reclamo per disservizio presentando prove documentali

Che il reclamo interessi la società telefonica o il fornitore di energia elettrica, il documento può essere inviato anche se è già stata contattata l’Assistenza Clienti e se è stata pagata la bolletta che si ritiene inadeguata. Nel documento viene anche indicato un termine oltre il quale, in mancanza di un riscontro positivo dell’Azienda, lo scrivente comunica che si riserva di intraprendere le azioni del caso. Se il disservizio ha recato un danno all’utente può essere richiesta la restituzione di quanto corrisposto. Il reclamo per l’errata fatturazione o per altro motivo deve essere inviato per mezzo di posta raccomandata a/r insieme alle fotocopie del Codice Fiscale e del documento di identità.

Se si vuole sporgere reclamo per il disservizio, la comunicazione deve essere inviata tramite posta raccomandata: in questo modo l’utente ottiene la prova della ricezione da parte del gestore. Se non si riceve alcuna risposta o se l’Azienda erogatrice rigetta il reclamo si può continuare a tutelare i propri diritti, soprattutto se il disservizio continua.