Alzheimer: le difficoltà maggiori per i familiari dei malati
Frequenti cambiamenti di umore e stati confusionali sono solo alcuni dei primi disturbi associabili alla malattia. Chi si trova a condividere la propria vita con un malato di Alzheimer deve necessariamente pianificare con attenzione le modalità assistenziali, diverse a seconda della fase raggiunta.
Un aiuto per le famiglie
Scoprire di avere un parente affetto da una malattia degenerativa così grave significa dover riorganizzare gli impegni personali per dare spazio alle necessità crescenti del malato. Indispensabile, fin dalla diagnosi, è la nascita di un rapporto con il medico specialista e la struttura di fiducia, che deve essere continuativo nel tempo. Il nostro Paese, fortunatamente, offre un sistema assistenziale che mette a disposizione forme di tutela economica. Queste ultime prevedono non solo l’indennità di accompagnamento, ma anche il riconoscimento di alcune agevolazioni di natura fiscale spettanti a chi assiste il malato, quali congedi lavorativi e permessi.
Come condividere la vita quotidiana con un malato di Alzheimer
Il malato, involontariamente, mette a dura prova i soggetti che si trovano a vivere quotidianamente in sua compagnia. Questi ultimi devono imparare ad accettare con pazienza le relative difficoltà.
Allo stesso tempo, è importante evitare di porre in risalto gli “errori” e i problemi; al contrario, incoraggiare il malato e sottolineare i piccoli successi è un modo per migliorare la sua condizione, almeno dal punto di vista psicologico. Se la scelta è quella di continuare a vivere con il malato, evitando il trasferimento in una struttura, è comunque possibile avvalersi di un aiuto a livello domestico.
Chi è costretto a convivere con una malattia degenerativa, se non adeguatamente assistito, vedrà peggiorare la propria situazione velocemente, sentendosi sempre più fragile. Un documento che può rivelarsi utile in questi casi è l’istanza di annullamento in autotutela da noi proposta, attraverso la quale sollecitare un atto dell’amministrazione. Per maggiore chiarezza sul suo funzionamento è possibile fare riferimento alla figura di un avvocato.