Le clausole principali del contratto di locazione ad uso abitativo

Il contratto di locazione ad uso abitativo di tipo ordinario prevede l’inserimento di numerose clausole, alcune delle quali hanno un contenuto obbligatorio per legge, come quelle relative alla durata (4 anni, rinnovabile automaticamente per altri 4), mentre altre sono a discrezione delle parti coinvolte.

Le determinazioni riguardanti il canone

Tra le clausole più importanti del contratto di locazione ad uso abitativo rientra sicuramente quella relativa al canone da versare al locatore. Le parti possono stabilire liberamente l’importo di tale obbligazione e la cadenza con cui va adempiuta (solitamente mensile). È possibile, inoltre, stabilire il mezzo con cui deve essere effettuato il versamento, ad esempio in contanti o con bonifico. Inoltre, sempre con riferimento al canone di locazione, le parti sono libere di prevederne l’aggiornamento automatico in base agli indici ISTAT, oppure di stabilire una diversa modalità di adeguamento dell’importo.

Il recesso dal contratto di locazione e le spese di manutenzione

La legge prevede che il conduttore possa recedere dal contratto di locazione ad uso abitativo prima della sua seconda scadenza (prevista dopo otto anni dalla stipula) solo se il recesso è giustificato da gravi motivi. Le parti, però, possono concordare una clausola più favorevole al conduttore e consentire a quest’ultimo, ad esempio, di recedere liberamente dal contratto in qualsiasi momento. Un’altra importante clausola contrattuale è quella relativa alla ripartizione delle spese di manutenzione dell’immobile. Solitamente, viene previsto che il conduttore debba far fronte ai costi di manutenzione ordinaria, mentre al locatore spetti affrontare le spese di straordinaria manutenzione. Altrettanto importante è la clausola relativa alla ripartizione delle spese necessarie alla registrazione del contratto


Nella compilazione di un 
contratto di locazione ad uso abitativo è opportuno che entrambe le parti prestino la massima attenzione al contenuto di ciascuna clausola, per trovare un accordo reciprocamente soddisfacente anche su aspetti delicati come il diritto di prelazione per il conduttore in caso di vendita dell’immobile da parte del locatore o i limiti previsti per la sublocazione. Il consiglio di un avvocato può risultare di aiuto in occasione della stipula del contratto in oggetto.