Testamento: che cosa dire prima della fine?

Fare testamento significa esprimere le proprie ultime volontà per iscritto: l’atto comprende il diritto di accrescimento, che permette agli eredi di dividere la quota di un rinunciatario (o di un erede deceduto), ma sono vietate le disposizioni testamentarie reciproche e quelle congiunte.

Forme di testamento

Con la redazione dell’atto la persona dispone del suo patrimonio a favore di uno o più beneficiari. Le volontà testamentarie possono essere stese secondo varie forme che comprendono: il testamento segreto, il cui contenuto sarà reso noto solo alla morte del testatore; quello olografo, che viene scritto e firmato dall’interessato e spesso conservato dal beneficiario; quello pubblico redatto dal notaio; quello speciale, scritto in condizioni non usuali o in caso di malattie contagiose, la cui validità non supera i tre mesi; e, infine, quello internazionale (per cittadini residenti fuori dal Paese). Qualunque tipologia è revocabile.

Requisiti, perfezionamento e validità dell’atto

Per esprimere le ultime volontà testamentarie è necessario essere in possesso di alcuni requisiti, come la maggiore età e la capacità di intendere e volere. Dopo aver scritto le disposizioni testamentarie nel modulo presente sulla pagina, è necessario che il documento sia consegnato a un notaio davanti a due testimoni: questo passaggio è indispensabile perché l’atto sia valido. Le disposizioni testamentarie saranno pubblicate alla morte del testatore senza istanza di parte. Il nostro modello permette di redigere un testamento e di risparmiare la parcella del legale, ma nel caso di incertezze inerenti la compilazione è conveniente rivolgersi a un esperto.

La firma deve essere apposta alla fine del documento se questo è stato scritto a mano; nel caso si sia utilizzato un computer o una macchina da scrivere si dovrà firmare ogni foglio. È importante sapere che le disposizioni testamentarie devono essere sigillate con l’impronta (o ceralacca): se il documento viene ritirato, cessa la sua validità a meno che non sia olografo.