Tutela e curatela: quale istituzione per un genitore affetto da deficit?

L’istituto di tutela e curatela, a protezione di incapaci e di inabili fisicamente o mentalmente richiede una rendicontazione annuale redatta dal tutore nominato dal tribunale che rappresenta la persona inabile, mentre non è richiesta al curatore che assiste la persona inabilitata negli atti straordinari.

Tutela e curatela: responsabilità

Mentre il soggetto tutelato perde la possibilità di produrre effetti giuridici, la curatela aiuta la persona ad affrontare la gestione finanziaria. Il tutore che rappresenta il soggetto incapace e il curatore che assiste una persona affetta da deficit sono nominati dal giudice dopo i procedimenti di interdizione e di inabilitazione. I nominati giurano dinanzi al giudice di assolvere il compito in modo fedele e diligente. Una volta all’anno il tutore deve inviare al tribunale il rendiconto e il giudice verificherà l’operato. Gli istituti di tutela e curatela possono avere termine dopo dieci anni.

Inventario e stato patrimoniale

Il documento, scaricabile dal sito, è studiato per facilitare la redazione del rendiconto annuale del tutore di persone interdette non soggette alla potestà genitoriale. Le informazioni che dovranno essere riportate riguardano la salute e la tipologia di abitazione del sottoposto a tutela e il suo livello di autonomia. Il tutore deve indicare la consistenza dello stato patrimoniale al momento della presa in carico della gestione, l’esistenza di beni immobili e mobili, i conti bancari e altre disponibilità. Inoltre dovranno essere riportate le entrate (pensioni, cedole, interessi) e le uscite (tutte le spese).

Il documento deve essere redatto dal tutore incaricato. L’atto può essere stampato e riutilizzato. Nella compilazione si devono riportare gli estremi dell’eventuale struttura in cui è ricoverato il soggetto incapace e la sua situazione patrimoniale. Si tratta di poche ma fondamentali voci che rendono più immediata la preparazione del documento inerente al rendiconto dovuto. Per eventuali perplessità si consiglia la supervisione di un avvocato.