Meglio consultare il proprio medico di fiducia prima che sia troppo tardi
Consultare il proprio medico di fiducia dopo una visita ospedaliera o al termine di un periodo di ricovero può aiutare il paziente a comprendere meglio il quadro clinico che lo riguarda. Spesso, infatti, i pareri e le cartelle cliniche possono ingenerare dubbi che necessitano di chiarimenti.
Perché è importante consultare il proprio medico di fiducia
All’esito di un esame clinico, il parere fornito dal personale della struttura sanitaria cui ci si è rivolti può lasciare un residuo di incertezza presso chi lo riceve. Ciò può essere causato da perplessità circa la diagnosi ricevuta o dal semplice desiderio di ricevere un ulteriore riscontro in merito. In tutti questi casi, consultare il proprio medico di fiducia per ricevere un secondo parere è sempre una soluzione consigliata, sia perché è un modo per approfondire l’analisi del disturbo o della malattia, sia per il pregresso rapporto di conoscenza che intercorre tra il paziente e tale medico.
A chi chiedere l’analisi di un referto o di una cartella clinica
La pratica di richiedere un secondo parere in ambito sanitario è più diffusa di quanto si possa pensare. Sono gli stessi medici, a volte, a incoraggiarla, per mettere a proprio agio il paziente e consentirgli di ascoltare l’opinione di una persona di fiducia. Specialmente nei casi più delicati, o quando si accusano postumi che il primo medico tende a minimizzare, un semplice consulto dal medico di base o da altro professionista di fiducia può scongiurare l’insorgere di complicazioni o di conseguenze indesiderate. La tempestività, infatti, è uno degli aspetti principali in ambito sanitario.
Referti medici e fogli di dimissioni, spesso, non sono sufficienti a ricostruire l’intero iter di un accertamento sanitario. Se si desidera prendere visione o richiedere copia della propria cartella clinica a una struttura ospedaliera pubblica o privata, è sufficiente compilare il modello disponibile sul nostro sito con i propri dati personali.