Sindacati o patti parasociali: una garanzia o un metodo per creare situazioni privilegiate?
I patti parasosciali o sindacati sono contratti che mirano a stabilizzare la governance di una società. Tuttavia, non è escluso che possano essere usati per costituire posizioni privilegiate.
Categorie di patti parasociali
I sindacati si distinguono in tre tipologie:
– di voto, che obbligano i contraenti ad esprimersi in un certo modo nel corso delle assemblee degli azionisti;
– di blocco, mediante i quali i soci si impegnano a non cedere a terzi la propria partecipazione;
– di concerto, con i quali si stabiliscono altri modi di dirigere la governance societaria.
La durata massima è di cinque anni, rinnovabili, e si può comunque recedere con un preavviso di sei mesi. L’accordo ha natura puramente obbligatoria tra i sottoscriventi e nessun valore verso terzi.
Obiettivi e rischi dei sindacati
L’accordo in esame nasce per garantire gli interessi dei soci delle piccole società. Tuttavia, questo patto può essere usato da una maggioranza, anche esigua, di soci per rendere irrilevanti gli altri azionisti. Il rischio che tale istituto agevoli abusi diventa concreto nel caso di acquisto di partecipazioni di una terza società da parte di una società con un unico centro decisionale. L’influenza raggiunta attraverso il sindacato, infatti, potrebbe essere talmente estesa da condizionare pesantemente la vita della società partecipata.
Il documento allegato consente di redigere patti parasociali senza l’ausilio di un legale, evitando le relative spese. La compilazione per step successivi permette di adattare il documento alle proprie esigenze: nel modello vengono specificati il tipo di patto, il numero e il nome dei contraenti, la data di redazione e tutte le informazioni necessarie per non incorrere nella nullità del contratto. L’avvocato rimane comunque la figura più appropriata a fornire delucidazioni.