Contratto di comodato per approfittare dei tassi bassi

Diritti e doveri caratterizzano il contratto di comodato, atto in cui non è mai previsto il trasferimento della proprietà che rimane del comodante. Utilizzato tra privati e in ambito commerciale, spesso è stipulato tra parenti.

Beni mobili e immobili nel comodato gratuito

Attrezzature, macchinari, veicoli e immobili vengono consegnati, secondo il contratto di comodato, dal comodante al comodatario, cioè dal soggetto che li possiede a un’altro che li riceve, affinché quest’ultimo possa farne uso. Grazie a questa tipologia d’aiuto da parte di famigliari e amici può prendere il via anche una start up.

Se è fissata una scadenza, a quella data il bene in comodato sarà restituito. La disciplina del comodato ne prevede anche la gratuità: al comodatario possono essere addebitate solo le spese di gestione del bene e non il deterioramento dovuto all’utilizzo.

Diritti e obblighi del contratto di comodato

Il comodato gratuito stabilisce che chi riceve il bene lo utilizzi secondo quanto previsto nel contratto e lo conservi con la “diligenza del buon padre di famiglia”. L’uso dell’immobile, dato da un amico o da un parente per avviare una start up, può generare un proficuo avvio di impresa ma non può mai essere dato in sub-comodato se manca l’assenso del proprietario, perché si configurerebbe il reato di appropriazione indebita.

Il contratto può essere verbale ma è opportuno redigere un documento che tuteli le parti da possibili contenziosi e permetta al mandatario di dimostrare il motivo per il quale ha la disponibilità del bene. L’atto deve essere registrato entro 20 giorni dalla stipula.

I nostri modelli per il contratto di comodato sono documenti legali. Le due pagine possono essere compilate anche nel caso di un immobile dato in comodato per fondare una start up: si tratta di inserire pochi dati e stampare. In questo modo non si affrontano le spese di un avvocato ma per dubbi sulla procedura, il legale rimane la figura più idonea a risolverli