Meglio ricorrere ai servizi di un libero professionista o di un’agenzia?
Quelle dell’agente e del procacciatore d’affari sono due attività che hanno molto in comune, tanto che non è affatto semplice distinguerle l’una dall’altra. Solo prendendo in considerazione numerosi elementi di queste due forme di collaborazione professionale è possibile fare chiarezza. Molti dei fattori che permettono di appurare tali differenze fanno riferimento alla natura, stabile o meno, del rapporto.
Gli elementi principali del contratto di agenzia
Il contratto di agenzia disciplina l’operatività degli agenti di commercio e si caratterizza per la continuità e la stabilità dell’attività esercitata. L’agente, infatti, porta a conclusione dei contratti per conto del preponente agendo in una zona a lui assegnata in esclusiva. Viene così a svilupparsi una forma di collaborazione professionale “non episodica” e autonoma. L’agente è tenuto non solo a rispettare le norme di correttezza e lealtà, ma anche a seguire le specifiche istruzioni ricevute dal preponente. Al contrario, quella svolta dal procacciatore d’affari è un’attività limitata, del tutto episodica. Chi la esercita si occupa di raccogliere gli ordini dei clienti, con l’obiettivo di trasmetterli alla persona che ha commissionato l’incarico. In questo caso, l’attività non prevede la chiusura di contratti con i clienti.
Fattori che differenziano l’attività dell’agente da quella del procacciatore
Esistono degli indicatori che permettono di comprendere quando si ha a che fare con un contratto di agenzia. Nella lista rientrano la preordinazione a tutti gli affari possibili, la presenza di alcune clausole (da quella di esclusiva ai patti di non concorrenza una volta cessato il contratto) e le provvigioni (sia fisse che variabili). Anche l’assegnazione di una determinata zona per l’esercizio dell’attività è prerogativa dell’agente. Tutti questi fattori indicano senza ombra di dubbio l’esistenza di un rapporto stabile. Inevitabilmente, questo contratto garantisce una tutela maggiore e, al contempo, sottopone gli imprenditori a maggiori oneri derivanti dalla stabilità del rapporto. Lo stesso preponente, ad ogni modo, ha la possibilità di ottenere maggiori introiti. Proprio per questo, tale contratto si è diffuso con grande rapidità sia nel mondo commerciale che in quello giuridico.
Il contratto di agenzia da noi proposto è il documento che permette di regolare il rapporto tra preponente ed agente. Al momento della sua compilazione, le parti hanno l’opportunità di scegliere tra diverse opzioni. Ad esempio, il rapporto può essere a tempo determinato o indeterminato, oppure è possibile scegliere di corrispondere una parte del compenso in forma fissa e non in provvigioni. Pur non essendo obbligatorio, il contratto può essere soggetto a registrazione; in questo modo, gli interessi delle due figure che lo sottoscrivono saranno maggiormente tutelati.