Uscire dalla disoccupazione grazie alla formazione

Negli ultimi anni, il fenomeno della disoccupazione è entrato prepotentemente nel mondo del lavoro. Nuove forme contrattuali e un calo del tasso di attività hanno portato molti occupati a perdere il proprio posto di lavoro. Fanno parte di tale schiera non solo giovani che non sono ancora riusciti a mettersi alla prova, ma anche operai e impiegati, quadri e manager.

Come affrontare la disoccupazione senza scoraggiarsi

In un quadro che fatica a ritrovare slancio, con il numero di disoccupati che non accenna a diminuire, la formazione è divenuta un elemento cruciale. Essa infatti può contrastare un fenomeno in aumento, quello degli “inattivi”, definizione volta a comprendere le persone disoccupate (o non occupate) che, pur trovandosi in età lavorativa, hanno ormai rinunciato a cercare una nuova occupazione dopo aver riscontrato diversi insuccessi. Si tratta di soggetti scoraggiati che finiscono per abbandonare, oltre a un’occupazione professionale, anche le relazioni sociali. Attraverso un corso di formazione è possibile evitare la cosiddetta de-professionalizzazione, fenomeno che tende a verificarsi quando il periodo di inattività si protrae nel tempo.

La formazione come nuova opportunità per rilanciarsi

Un altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità, per chi frequenta un corso, di rendere ancora più ricco il proprio bagaglio di conoscenze professionali. Oltre a perfezionare e ad ampliare le proprie competenze, un disoccupato ha l’opportunità di coltivare aspirazioni abbandonate da tempo, rimettendosi completamente in gioco. Per tale motivo, i corsi di formazione rivolti ai disoccupati hanno il compito, innanzitutto, di rafforzare e valorizzare capacità e abilità pregresse. Questo vale soprattutto quando i destinatari sono soggetti che, sul piano lavorativo, hanno ormai maturato diversi anni di esperienza.

Nonostante il mercato del lavoro stia ancora faticando a riprendersi, non sono poche le persone a cui è stato proposto un nuovo impiego. Ovviamente, i più fortunati sono coloro che hanno beneficiato di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Il modello da noi proposto, di facile comprensione, una volta completato rappresenterà il modo migliore per tutelarsi al momento dell’accettazione di un nuovo posto di lavoro. La figura di un avvocato potrà comunque chiarire eventuali dubbi in merito.