Fino a che punto ci si può fidare del proprio avvocato ?
Come il professionista può rinunciare all’incarico anche il mandante può rivolgersi a un altro legale, ponendo fine all’assistenza del primo. La compilazione del documento agevola la procedura di revoca del mandato, evitando inutili lungaggini e spiacevoli discussioni con l’avvocato.
Non occorre motivare
La revoca del mandato è un atto che il cliente può compiere in qualunque momento e non è necessario fornirne una motivazione. Tra cliente e avvocato esiste un rapporto basato sulla fiducia: se questa viene meno è giusto che il contratto si risolva. Attraverso l’atto, l’avvocato (il mandatario) viene sollevato dall’incarico ed è tenuto a restituire i documenti che gli erano stati consegnati per lo svolgimento della sua attività: questi serviranno a un altro legale che proseguirà la difesa. La mancata consegna del fascicolo rappresenta un illecito.
Revoca del mandato: valida solo se scritta
Non è necessario dare alcun preavviso prima della dichiarazione di revoca del mandato: il cliente che decide di non fare più ricorso all’opera del professionista è tenuto solo a far pervenire al mandatario la lettera. Infatti la revoca risulta efficace se l’avvocato ne viene a conoscenza attraverso una comunicazione scritta. Il cliente, se vuole, può scrivere le mancanze che hanno determinato la rinuncia al difensore e gli eventuali pagamenti residui. La compilazione del documento necessita della data e della firma dell’interessato.
Attraverso il documento per la revoca del mandato si conclude in modo semplice il rapporto con il proprio legale sfiduciato. Il modulo, scaricabile dal sito, viene compilato dall’interessato che può utilizzarlo evitando oneri legali; per dubbi circa la compilazione si consiglia sempre l’intervento di un avvocato.